L'inizio

Una definizione

Pollini 1982
Aprile 1982. Ascoltare la Musica Contemporanea
Sylvano Bussotti - Paolo Castaldi

Per cominciare, una definizione: Interensemble è un ensemble, prima di tutto, cioè un gruppo di persone che condividono passioni e obiettivi: la passione per la musica, con l’obiettivo principale della ricerca del nuovo. Il cammino percorso è lungo. Alcune persone del gruppo sono cambiate in questi anni, ci sono stati molti avvicendamenti, ma è rimasto un nucleo originario di cinque o sei fondatori, che hanno trasmesso agli altri l’entusiasmo per l’avventura del nuovo.

Il prefisso inter che sta davanti alla parola ensemble racchiude molti significati che si incrociano e, forse, anche un qualcosa di misterioso. All’inizio degli anni Ottanta era già stato fondato da qualche anno a Parigi l’Ensemble Intercontemporain, e in un certo senso volevamo riferirci a quell’esperienza lanciata in Francia da Pierre Boulez. Noi però volevamo per davvero far incrociare i percorsi di altre arti contemporanee con le contorte traiettorie della musica contemporanea. Nel nucleo originario dell’Interensemble c’erano, oltre a strumentisti e compositori, anche poeti, artisti di grafica e video, danzatori e coreografi, un architetto, un mimo e alcuni informatici.

B. Beggio. Da Interensemble 3.0 - Il punto sui trent'anni

L'inizio

Cracovia 1983
4 marzo 1983. Rzeszów, Sala Kameralna Filharmonii

Bisogna risalire al 1982, quando un gruppo di studenti anziani e alcuni docenti del Conservatorio di Padova sentirono l’esigenza di suonare e proporre la musica d’oggi. Pertanto si organizzarono dei cicli di seminari e concerti intitolati Ascoltare la Musica Contemporanea. L’ultimo di questi seminari fu condotto da Sylvano Bussotti, che partecipò con un nutrito gruppo di studenti e docenti al concerto fnale. Si trattò di una mega improvvisazione sulla partitura grafica Autotono, composta a quattro mani da Bussotti e il pittore Tono Zancanaro. Un vero e proprio happening multimediale, con tanto di proiezione della partitura sulla scena.

Il gruppo di musicisti che partecipò a quell’evento costituì il primo nucleo dell’Interensemble, e subito si presentò l’occasione di riunire quel gruppo in un progetto che prevedeva uno scambio di concerti con l’Accademia di Musica di Cracovia, dove avevo studiato fno a un paio d’anni prima. L’Interensemble debuttò subito con una tournée di quattro concerti in Polonia. C’è da dire che Padova allora non era proprio terreno vergine per quanto riguarda la musica contemporanea. Al Conservatorio Pollini esisteva da alcuni anni lo studio di Musica Elettronica fondato da Teresa Rampazzi, una dei pionieri italiani, ed era già una realtà consolidata il Centro di Sonologia Computazionale dell’Università di Padova, fondato da Alvise Vidolin e Graziano Tisato. Quello che mancava era un gruppo di strumentisti e compositori decisi a produrre e organizzare il nuovo musicale.

B. Beggio. Da Interensemble 3.0 - Il punto sui trent'anni

Contributi

I testi di Dinu e Marta Ghezzo, Tom Johnson e Salvatore Macchia pubblicati in
Interensemble 3.0 - Il punto sui trent'anni

Dinu e Marta Ghezzo
Tom Johnson
Salvatore Macchia
Progetti letterari
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